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Gli italiani e le vacanze: che fatica la partenza! – prima puntata

Gli italiani e le vacanze: che fatica la partenza! - 1 puntataCome ogni anno, è appena passato Ferragosto e già si tirano le somme sulle vacanze estive. Come se dopo Ferragosto l’estate sia finita!

In realtà, ma molti non lo sanno, la parte migliore della stagione deve ancora arrivare. È proprio sul finire di agosto e a settembre, infatti, che l’estate dà il meglio di sé. Ma, mi raccomando, io non vi ho detto niente e voi non spargete troppo la voce! D’altra parte, saggezza popolare consiglia: “al contadin non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere”.

Ma vediamo anche noi come vanno le vacanze dell’italiano medio. Parlo dell’italiano medio perché è inutile parlare delle vacanze dei ricchi. Loro non hanno bisogno di aspettare l’estate per andare in vacanza: non devono chiedere le ferie con largo anticipo. Loro si svegliano una mattina, fanno un paio di telefonate e partono senza nemmeno preparare la valigia… tanto, una volta arrivati, comprano quel di cui hanno bisogno strisciando la loro carta platinum. Che fatica essere ricchi!!!

Siamo noi comuni mortali a dover programmare le vacanze. Iniziamo il giorno dopo il rientro e passiamo 350 giorni ogni anno in funzione delle ferie dell’anno prossimo, mantenendo il più stretto riserbo su quanto decideremo.

Prima cosa da fare: decidere la location. È importantissimo decidere dove andare. Bisogna fare in modo che amici e parenti muoiano di invidia quando posteremo le nostre foto sui social. Prima cosa da decidere: Italia o estero?

L’Italia è una delle mete turistiche più ambite dagli stranieri. Siamo fortunati: abbiamo località di villeggiatura spettacolari e per tutti i gusti, dal mare alla montagna, passando per la campagna, i laghi, i fiumi e le città d’arte. Ma no! L’italiano medio non può restare a “casa”! È da sfigati!!! Cosa diranno amici e parenti? “Vuoi mettere come roderanno se diciamo loro che passeremo le nostre vacanze sulle Isole Hawaii e non sulle Isole Tremiti?”

Insomma: lui, l’italiano medio, passa un mesetto a elencare nomi di luoghi fantastici, da sogno e, raccolte le idee (tante e spesso confue), si reca in una serie di agenzie di viaggio per farsi fare preventivi. All’italiano medio il “last minute” piace poco!

In realtà non è che il last minute non piaccia, ma l’italiano medio deve fare i conti col datore di lavoro, le ferie dei colleghi, i turni per tenere la nonna, etc. Insomma, deve affrettarsi a programmare prima che lo facciano gli altri e poi non gli resti che doversi adeguare!

Il giro dei preventivi, spesso, è deprimente. Luoghi da sogno con prezzi stellari! Che fare? Pur di farsi invidiare da parenti, amici, conoscenti, colleghi e vicinato, l’italiano medio si rivolge ad una finanziaria e si fa prestare i soldi necessari per il viaggio. Soldi che restituirà in “coooomode” rate mensili che lo costringeranno a cercare un secondo lavoro o a mandare i propri figli a chiedere l’elemosina. Cosa non si fa per una vacanza!

Stabilita la destinazione, avuto il prestito, bisogna fissare il periodo per poter fare la richiesta di ferie al datore di lavoro. Bisogna affrettarsi, farla per tempo utile per non rischiare che la richiesta venga respinta. Quindi entro gennaio dev’essere tutto deciso! Bisogna essere tempestivi! Le vacanze non aspettano!

È tutto fatto: il grande capo ha approvato la richiesta di ferie e poco importa se i colleghi torcono il naso. Potevano pensarci prima anche loro. Stessa cosa vale per zii e parenti: la nonna, in quei quindici giorni, se la devono sbolognare loro! Come dice il proverbio? “Chi prima arriva, meglio alloggia”!

Le ferie sono fissate per l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto. La richiesta per i passaporti è stata fatta. Non resta che aspettare luglio.

Adesso arriva il bello! Non si può certo andare in vacanza impreparati. Non si può certo partire coi chiletti di troppo, quindi bisogna mettersi a dieta ferrea per debellare panzetta, cuscinetti cellulitici e maniglie dell’amore (o, nei casi più gravi, i maniglioni antipanico). E bisogna anche rifare il guardaroba delle vacanze, altrimenti si rischia di farsi le foto con gli stessi costumi dell’anno prima. Poi cosa deve dire la gente? Ma non basta! Non si può mica partire per le ferie senza avere addosso un po’ di abbronzatura!

Ecco! Io questa proprio non la capisco!!! Sarà che io non amo l’abbronzatura e sfoggio orgogliosa il mio pallore lunare anche in piena estate, ma mi dovete spiegare una cosa: perché si deve partire per le vacanze già abbronzati? A meno che non si opti per una vacanza in montagna o in qualche città d’arte o megalopoli dall’altra parte del globo, che senso ha partire già “rosolati”? Se la meta del viaggio è un posto di villeggiatura sul mare, l’abbronzatura si fa in loco, no? Che senso ha farsi lampade esafacciali o docce tutto l’inverno? Tanto si vede la differenza tra un’abbronzatura naturale ed una artificiale!

Beh… lasciamo il nostro italiano medio alle prese con la sua dieta, lo shopping e le lampade. Il resto alla prossima puntata!

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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