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È arrivata la presbiopia. Mi faccio allungare le braccia?

Quarant’anni. Tutti dicono che per una donna sia l’età più bella, quella in cui si raggiunge il massimo del fascino, della maturità e della consapevolezza. Io, da quarantenne, ho voluto illudermi e ci ho creduto fino a pochi giorni fa. Adesso non ne sono più tanto convinta. Cosa mi ha fatto cambiare idea? La presbiopia.

Ebbene sì! Qualche sera fa ero intenta a creare uno di quei braccialetti che si usano adesso, fatti di cordoncini colorati. Mentre annodavo i cordini, mi sono resa conto di non vedere tanto bene. Oddio! Non è che fino a quel momento fossi stata un occhio di falco! Eppure, in quel preciso istante, ho realizzato che, allontanandomi, riuscivo a metter meglio a fuoco il lavoro. Non bisogna essere un luminare nel mondo dell’oculistica per capire: sto diventando presbite! E la conferma è arrivata dopo pochi istanti: ho scippato gli occhiali che mia madre indossava in quel momento e tutto era nuovamente a fuoco.

Quarant’anni… presbite! Nooooooooooooooo!!!

Dite che sto esagerando? Che ne sto facendo un dramma inutilmente?

nonnapaperaVedete, miei cari Lettori: la presbiopia è, nell’immaginario collettivo, un difetto visivo legato alla vecchiaia. Vale l’assioma: presbite = anziano. Chi, tra noi comuni mortali, non lega la presbiopia all’immagine della dolce nonnina con gli occhialini poggiati sulla punta del naso? Ecco! Io sto diventando come la dolce nonnina… solo che non sono affatto dolce!

Insomma, sono decisamente contrariata: proprio non mi va giù l’idea di non essere ancora arrivata alla mezza età, ma di dover già indossare gli occhialini da lettura! È una cosa che mi fa sentire parecchio anzianotta… e mi abbacchia un po’.  Ciò che maggiormente mi urta è che, capelli bianchi a parte, io non dimostro affatto i miei quattro decenni suonati, ma gli occhialini della nonna mi tradiranno.

Per evitare gli occhialini da lettura potrei fare come molte mie amiche: loro, con molta disinvoltura, allontanano gli oggetti per vederli meglio. Le vedi tutte con le braccia protese davanti a loro, col cellulare in mano, nel tentativo di leggere il messaggino che è appena arrivato. Allontana oggi… allontana un po’ di più domani… e poi ancora… e ancora… fino alla fine si faranno allungare le braccia chirurgicamente pur di non cedere all’occhialino della nonna?

img_20161202_023929Io ho optato, mio malgrado, per gli occhiali da lettura. Certo, non sono il massimo della vanità femminile, ma li preferisco al dover tenere perennemente le braccia tese in avanti. Dovrò abituarmi al “doppio occhiale” anche se è una rottura dover avere due paia di occhiali! Togli uno… metti l’altro… ritogli… rimetti… ritogli… Uffffffff!

Cosa dite? Il multifocale? Ci ho pensato, ma per quelli aspetto ancora qualche anno.

In tutto ciò, devo dare ragione alla mia mamma quando dice che la vecchiaia è una carogna!

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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