Skip to content

Misofonia: il disturbo di pochi eletti

Soffro di misofonia… anzi di misofonia grave!

Tranquilli! Non si tratta di una brutta malattia rara e incurabile, ma di un disturbo che colpisce tutte quelle persone (troppo poche, a mio avviso) che non sopportano i rumori della masticazione altrui.Misofonia

Invidio profondamente chi non ha questo disturbo perché può sedere a tavola con chiunque e godere dei piaceri del cibo senza dover soffrire le pene dell’inferno dovute ai rumori prodotti dalla masticazione dei commensali. Io, invece, quando mi ritrovo seduta a tavola con persone “mandibolarmente rumorose”, devo far appello a tutta la concentrazione e a tutta la pazienza di cui sono capace per sopravvivere alla tortura. A volte, lo confesso, il mio istinto di sopravvivenza e conservazione mi spingerebbe ad alzarmi da tavola per andare a proseguire il mio pasto lontana anni luce dai miei commensali, ma non si può! Non si può perché non è educato, “non sta bene”!

Devo ammettere che negli ultimi anni il mio disturbo si è aggravato: forse sto sviluppando il superudito (tipico di noi eroi!) o, più verosimlmente, è colpa dell’età che rende le persone più intransigenti o, ancora e a malincuore, devo rendermi conto che sempre meno persone sono educate alle buone maniere. Già! Saper masticare dipende molto dall’educazione che ci viene impartita, dalle buone maniere che, ahimé, non a tutti vengono insegnate.

Ora, è vero che esistono alimenti che rendono impossibile una masticazione silenziosa; pensiamo a patatine, pop corn, biscotti, mele, coste di sedano, carote crude,… tutti cibi che, a causa della loro consistenza, a morderli e masticarli, producono il caratteristico “crock”, “skruch” (sapevo che prima o poi l’onomatopea fumettistica mi sarebbe tornata utile!). Ma tutti gli altri cibi no!!! Non è ammissibile produrre rumori pure mentre si mastica un morbido dolcetto, una forchettata di risotto, un boccone di mozzarella o si beve un sorso d’acqua o una tazzina di caffè.

Il problema per chi soffre di misofonia non si presenta solamente quando il povero malcapitato si ritrova a pranzo o a cena con persone non avvezze alle buone maniere, ma anche se vicino c’è qualcuno che mastica una gomma, che trangugia una bevanda dalla bottiglia, che sgranocchia qualche biscotto e lo fa senza ritegno. Quindi i nervi del misofono (credo si chiami così chi soffre di misofonia) sono messi a dura prova sempre: alla fermata del tram, in treno, al bar, al cinema! Perché il misofono è pure sfigato!!! Ovunque vada, pure in mezzo a milioni di persone, avrà accanto a sé qualcuno che gli mastica rumorosamente qualcosa nell’orecchio. E quel rumore si insinuerà nella sua testa, come un martello pneumatico nel cervello!

Che fare, dunque? Certo non è carino dire a chi mastica rumorosamente: “Scusami, gentilmente, potresti evitare di trangugiare come un maiale all’ingrasso e dedicarti al tuo cibo come si converrebbe ad un essere umano?”. Quindi il misofono resta impotente, sottoposto alla sua tortura, come un condannato al rogo eterno nelle fiamme dell’inferno.

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

Articoli - Website

2 Comments

  1. Marco Marco

    Ho letto il tuo articolo e mi sento diviso a metà, tra il divertito ed il depresso… La piacevolezza e l’ironia con cui hai condito l’esposizione del tema in questione, mi ha indubbiamente conquistato! Ma provo altresì grande sconforto, nel riconoscere i sintomi di quel disturbo che tortura, ormai da molti anni, anche me… Che dire, compagno di sventura, teniamo duro!

    • O teniamo duro o speriamo di diventar sordi!

Rispondi a Florinda Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *