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Il Festival di Sanremo è finito… forse!

Sabato sera si è concluso il Festival di Sanremo. Ah, no… si è concluso all’una e mezza del mattino di domenica, con buona pace dei tanti italiani che non sono abituati a fare le ore piccole. Penso a quelle signore che erano all’Ariston e che, di solito, alle 22 hanno già messo pigiama e ciabatte. Avranno tolto le scarpe per poi nasconderle sotto la poltrona dello spettatore seduto davanti? Probabile!

La kermesse è finita, ma non i suoi strascichi. Per settimane ancora se ne parlerà. Lo si criticherà, soprattutto. Che poi… lo hanno criticato per settimane ancor prima che iniziasse. landscape-1486863705-i-vestiti-e-i-look-del-festival-di-sanremo-2017E in tempo reale son piovute critiche sull’outfit delle signore e sui maglioncini di Gabbani, sulle pettinature, sugli ospiti inutili, sui fiori che non ci sono e che compaiono solamente come omaggio alle donne, sulla scenografia,.. ma il Festival senza critiche non è il Festival!  Non oso immaginare cosa accadrà adesso! Le polemiche già ci sono state e ci sono. Quali?

La prima polemica è stata quella sui costi del Festival. Sui social invitavano anche a boicottarlo. Come se il boicottaggio avrebbe potuto fermare la macchina festivaliera. Ma diciamola tutta e una volta per tutte: i soldi spesi per lo spettacolo sono stati interamente coperti dagli sponsor. Anzi, ques’anno la Rai ha addirittura guadagnato oltre 7 milioni di euro da Sanremo. E scusatemi se è poco!

tiziano-ferro-sanremo-960x500Seconda polemica: gli ospiti. Tiziano Ferro, Ricky Martin, Keanu Reeves, Mika. Cos’hanno in comune? Che son tutti dei gran bei ragazzi, oltre che bravi artisti? Macché! Hanno in comune che sono tutti dichiaratamente omosessuali. La polemica è nata dai benpensanti mentecattolici che vedono gli omosessuali come una minaccia per il genere umano. Per me l’unica minaccia per il genere umano è proprio l’idiozia dei benpensanti e dei mentecattolici. Ma dico io: se uno è un artista ed è anche bravo nel suo lavoro, a me cosa importa di chi ospita nel suo letto? In fondo: ognuno a casa sua è padrone!

La terza polemica è quella sui contenuti miìusicali del Festival. Sono 67 anni che gli Italiani, prima, durante e dopo la fine del tour de force delle serate sanremesi, litigano sulla classifica, sulle eliminazioni, su vincitori e vinti.

In fondo, durante il Festival di Sanremo accade ciò che succede durante le partite della Nazionale. Giocano gli Azzurri e tutti si scoprono esperti di calcio e allenatori. Beh… a Sanremo diventano improvvisamente tutti critici musicali, giornalisti, compositori, arrangiatori, parolieri. Salvo, poi, non azzeccare una previsione sui vincitori! Buffo, no?

IMG_20170213_022811La cosa più buffa, comunque, è che nessuno guarda Sanremo. Lo sento dire ogni anno da una marea di persone: lo dicono e lo scrivono anche sui social. Poi, però, Il Festival è campione di ascolti. E non lo dico io, ma l’Auditel! Ora: se la maggior parte degli Italiani dichiara di non guardare il Festival, come mai fa sempre tanti ascolti? Parliamo di oltre il 50% di share… con picchi che sfiorano il 60! I conti (e non Carlo Conti) non tornano!

Ok! Il Festival di Sanremo è datato. Ok! È troppo lungo e andrebbe accorciato un po’. Ok! È troppo nazional-popolare. Ma essere nazional-popolare non è una cosa brutta! Portare i risvoltini a cinquant’anni è brutto! Portare la minigonna con la cellulite e i peli alle gambe è brutto! Mettere le mani nel naso è brutto! Fare le puzzette in ascensore è brutto! (Specie per chi ci sale dopo di voi!)

La cultura nazional-popolare è cultura… siamo noi! Noi col nostro retaggio e con le nostre tradizioni. Non dobbiamo vergognarci di ciò che siamo. Vergognarci di ammettere di vedere il Festival è un po’ come essere adolescenti e vergognarsi dei propri genitori (a quanti di noi è successo?).

Io il Festival di Sanremo quest’anno l’ho guardato tutto! Affermarlo non mi fa temere di perdere il saluto da parte di qualche detrattore. Sono Italiana. Amo la musica anche se quella italiana l’ascolto poco. Ma “Sanremo è Sanremo”!

sanremo-2017-maria-de-filippi_980x571Quest’anno la macchina mi è sembrato funzionasse bene. Potevano dilungarsi un po’ meno in alcuni momenti, è vero! Ma ho visto un Festival in ottima forma. Equilibrato nella scelta dei partecipanti (le larghe intese funzionano sempre!). Non eccessivo nel portare i superospiti (niente superstar internazionali da cachet stratosferici, con buona pace degli sparagnini!). Moderato. Niente culi e tette delle vallette che per anni hanno diviso l’opinione pubblica tra maschilisti e femministe intransigenti. Solo Maria e Carlo, Carlo e Maria al timone della nave.

Quindi, per quest’anno il Festival di Sanremo è finito. Ma solamente per quest’anno! Perché il Festival non è morto e non credo accadrà per molti anni a venire. In fondo è una tradizione che non può mancare agli Italiani, come cotechino e lenticchie a Capodanno.

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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