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Ma quant’è semplice diventare VIP oggi!

Vip. In realtà si dovrebbe scrivere v.i.p. visto che si tratta dell’acronimo di “very important person”. In italiano: persona importantissima, famosa.Vip

Ma chi sono i veri vip? Certamente non quelli che ci propina la tv! Almeno la tv di oggi.

In passato si parlava di personaggi famosi e il pensiero correva a vere e proprie icone del mondo dello spettacolo (la Lollo, la la Magnani, la Loren solo per citarne alcune che rimarranno nella Storia del cinema italiano e mondiale), della musica, dell’arte, della cultura; oppure si pensava a personaggi di un certo spessore in ambito politico (Moro, Almirante, Berlinguer… per par condicio!), nel campo della medicina e della ricerca (una Levi Montalcini, tanto per capirci). Insomma: persone che, a loro modo, davvero hanno fatto la differenza, davvero hanno dato un contributo rilevante alla nostra società e alla nostra italianità nel mondo.

E questo valeva fino a pochi anni fa: più o meno fino a quando l’importanza di un personaggio era data dalle sue doti, dal suo talento. Poi sono arrivate trasmissioni in cui perfetti sconosciuti si sono fatti notare per il loro fisico curato e nulla più. Infine è arrivato internet con i suoi social: 9rendono famoso anche chi non merita di esserlo o non vuole esserlo.

Oggi si parla di vip e si pensa ai tronisti di “Uomini e donne”, alle “veline”, alle “letterine”, ai “calciatori”, ai “ricconi nullafacenti” che postano filmati sui social network mostrandosi smutandati e coi muscoli in bella vista. E poi ci sono i “figli di”: quei ragazzotti che hanno come unico merito quello di esser stati recapitati dalla cicogna a casa del vip di turno. Delle doti e del talento dei loro famosi natali non hanno nemmeno l’ombra eppure provano a seguirne le orme, spesso con esiti biasimevoli.

Stasera ho guardato per pura curiosità il “Grande Fratello Vip” e, in tutta onestà, di veri vip ne ho visti solamente un paio: Valeria Marini e Pamela Prati. Certo, le loro doti artistiche possono essere discutibili e non sono assolutamente comparabili con quelle delle soubrette img_20161011_033222vecchio stampo alla maniera della Carrà, della Mondaini o della Goggi (artiste complete, capaci di cantare e ballare veramente bene), ma sono diventate famose perché il pubblico le ha apprezzate, acclamate, portate al successo. Un successo in declino negli ultimi anni, è vero, ma restano due icone dello “showbitz” di fine XX secolo. Questo fa di loro, con buona pace dei detrattori, delle vip.

Ma gli altri chi sono? Quali meriti artistici hanno? C’è un tizio spagnolo diventato famoso in Italia per esser stato tra i supporter di un partecipante ad un altro reality show; una tizia che a sua volta ha partecipato come valletta (stereotipo della bella senza cervello) a qualche trasmissione pomeridiana; infine la figlia (modella?) di una ex soubrettina. Quest’ultima “illustre sconosciuta vip” è dovuta entrata nella casa accompagnata da mammà proprio per giustificare la sua “vippitudine”. E, se non bastano i “figli di”, anche gli ex mariti di donne famose. Reputo superfluo fare nomi e cognomi.

Dunque, se è così facile diventare famosi, anch’io voglio essere vip! Di sicuro lo sono già nel mio quartiere e ancor più a casa mia, ma non mi basta! Voglio essere vip per tutta Italia!!! Come posso fare? Fatemi pensare.

Potrei scrivere a Maria e chiederle di partecipare al suo “Uomini e donne” geriatrico oppure diventare opinionista di Forum. Altrimenti potrei fare qualcosa di più eclatante e farmi ospitare dalla D’Urso o da Salvo Sottile; o, ancora, prendermi titoli e copertine delle riviste di gossip. Ma cosa? Paparazzare qualcuno, farmi denunciare, finire in galera scrivendo “le mie prigioni” per poi uscire e rientrarci per qualche altra cosa? Bella idea, ma già sfruttata (storia di oggi!). Affondare una nave? Già fatto… e il personaggio in questione ha fatto anche delle lezioni all’università. Uccidere qualcuno e poi scrivere un libro con la mia verità? Anche questo è stato già fatto!

Pensandoci bene, sono cose un po’ troppo impegnative. Devo architettare qualcosa di più semplice. Potrei farmi dei video mentre ballo (male) sul bordo di una piscina (possibilmente piena!), tanto i tatuaggi li ho. Ah, no! Non posso farlo: non ho l’abbronzatura e nemmeno il fisoco da pin up! E poi, anche questa soluzione è già stata usata.

Uffffff… possibile che non mi venga in mente un’idea per diventare vip? Eppure sembra così facile!

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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