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Non si può morire per una canna… se non è quella del gas!

Non si può morire per una canna!

Oddio… si può morire per una canna se intendiamo quella del gas. Ma per un po’ di marijuana proprio no!

Purtroppo in Italia succede. Succede che un adolescente come tanti, figlio della borghesia rispettabile, venga scoperto con una canna in tasca. Succede che quel ragazzino si ritrovi in casa una perquisizione. Succede che si senta sotto pressione: i carabinieri che frugano in camera sua e i genitori che lo guardano severi. Succede, forse, che tema il giudizio di mamma e papà. Succede che si faccia sopraffare dalla paura delle conseguenze della sua bravata adolescenziale. Pensa alla punizione, pensa anche alla “figuraccia”. Succede che si senta talmente tanto perso nel suo “mare di guai”, da decidere di fare un gesto estremo. Tutto in poco tempo. Il tempo di un salto. Game over.

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Questo non dovrebbe succedere. Una canna non uccide! Una canna non può essere il motivo di un suicidio. Non in un Paese civile.

A questo punto mi domando quanto civile sia quest’Italia troppo perbenista e moralista. Sapete cosa penso? Che il perbenismo e il moralismo di facciata non ci rendano una nazione civile. Ci rendono solamente una nazione ipocrita.

Un coffee shop olandese
Un coffee shop

Pensandoci… Ma quant’è civile l’Olanda? Tanto. Almeno a detta di chi ci vive o di chi ci è stato. Eppure l’Olanda è una nazione in cui sia la marijuana che la prostituzione sono legali. In Olanda non ci sono le prostitute per le strade. In Olanda non ci sono papponi. In Olanda non ci sono spacciatori di droghe leggere e clienti guardinghi. In Olanda le carceri non sono affollate da prostitute, commercianti di marijuana o consumatori. Ma più di tutto, in Olanda non ci sono ragazzini che si suicidano per una canna!

 

Cosa impedisce all’Italia di diventare civile come l’Olanda? Ve lo siete mai chiesto? Io sì. E mi sono data una risposta. Una sola perché poi ho tante domande a cui non so dare risposta… o non si può!

In Italia non legalizzaremo mai né le droghe leggere né la prostituzione perché il Vaticano non vuole. E guai a contrariare il Vaticano! Potrebbe scoppiare una guerra. Ma ve lo immaginate il Papa che ci manda contro un esercito di uomini in calzamaglia e pantaloncini a palloncino a far la guerra? Pauraaaaaaaaa!

Ironia a parte, il problema è serio! E pensare che lo Stato italiano sarebbe laico. Almeno lo è sulla Carta (costituzionale). Purtroppo, però, il nostro Paese dà troppo peso all’opinione del Vaticano, sta troppo attento a non contrariarne gli insegnamenti e i dictat. Verrebbe da dire che dal Vaticano ci tengono per le… la giacchetta! Quasi quasi abbiam dovuto chiedere perdono e fare cento Atti di dolore e contrizione nazionale per farci perdonare la legge sulle unioni civili. E pensare che in molti, lì, predicano bene e razzolano male… spesso anche peggio dei laici (e degli atei).

Quindi uno dei problemi è il perbenismo, il moralismo cattolico. Ma è UN problema. Sicuramente c’è dell’altro. Ma cosa? Interessi economici da proteggere? Di chi? Perché?

A queste domande io non so rispondere.

Io ho sempre creduto nello Stato garante dei diritti dei suoi cittadini. E vorrei continuare a crederci. Ed uno dei diritti è la tutela dei nostri adolescenti, anche quando sbagliano.

FUMO2E poi: è tanto sbagliato fumarsi una canna? Fa molto meno male delle sigarette. Ma quelle sì che sono legali! E non fa niente che causino i tumori. Mica si può vietarne la vendita. Lo Stato ci guadagna un sacco! E allo Stato basta mettere una scritta sul pacchetto per lavarsi le mani e la coscienza delle tante vittime del tabacco.

Ma questa vittima deve rimanere sulla coscienza di chi ci governa e, ancora, non si decide a legalizzare la marijuana.

Meditate, gente, meditate!

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Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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