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La dura battaglia di una donna con la bilancia

Miei cari Lettori, questo pezzo nasce dai pensieri affidati a Facebook da una persona che ho il piacere di conoscere. La protagonista è una giovane donna e mamma di nome Sissy, ironica e… in guerra con la bilancia!

Ho pensato di raccoglierli, riorganizzarli e proporveli; lei me l’ha simpaticamente concesso. Grazie!!!

“Quando sei a dieta.

Chiunque, almeno una volta ha provato a mettersi a dieta. Arriva sempre, specie per noi donne, il momento in cui si comprende l’assoluta necessità di mettersi in riga, magari per qualche occasione particolare: un matrimonio (di solito il tuo!), la prima comunone di tua figlia, la riunione con i vecchi compagni di scuola. Devi comprare un vestito che possa starti bene.

Chanel, collezione 2012
Chanel, collezione 2012

Giorno di shopping: giri per le strade della tua città e in una vetrina vedi un vestito che ti piace. In mente hai già l’immagine di te vestìta come una modella di Chanel. Entri nel negozio con piglio sicuro, la commessa ti viene incontro e le indichi il vestito in vetrina. Lei ti chiede la taglia e tu gliela sussurri. La commessa, dopo poco, torna da te con l’abito. Sei fortunata: la tua taglia c’è… e questo è già un ottimo auspicio. Entri nel camerino, ti spogli e ti accingi a provarlo. Quasi rischi lo svenimento per quanta fai fatica ad infilarlo. Dopo mezz’ora di battaglia, rossa bordeaux in viso e con i capelli stile Amy Whinehouse durante la tempesta, esci dal camerino e ti specchi. La modella di Chanel si è trasformata in un cotechino senza lenticchie agghindato. Non sai se piangere lì davanti a tutti oppure dopo con calma a casa. La faccia della commessa dice tutto ma ovviamente ti dirà sempre che “Ma no, daiiiii! Stai bene… magari col trucco e col tacco…” che tradotto significa “Credimi: fai più schifo di una vacca avariata”. È questo il momento in cui in te scatta la decisione di “riavvolgere i rotoloni regina” che sono comparsi sui fianchi e prometti a te stessa che da ora in poi si mangia sano!

E inizi con le migliori intenzioni: nei primi giorni mangi talmente tante verdure che cominci a sentirti… un orto. Inizi anche a comprare pane integrale, pasta integrale, cereali integrali, riso integrale e già che ci sei guardi tutti i film in versione integrale (giusto per restare in tema).

E poi l’attività fisica: camminata a passo sostenuto, corsa, bicicletta, flessioni, addominali… tutto farcito da bestemmie varie!

Alla fine del primo giorno a regime già senti di aver perso 20 chili! Ma sai che la strada è lunga e che, prima o poi, arriverà il momento del confronto con la bilancia.

Eccoti dunque: è arrivato il giorno del temutissimo incontro/scontro con la bilancia. In confronto essere presi in ostaggio da Hannibal Lecter a digiuno è una scampagnata!La dura battaglia di una donna con la bilancia

Ci sei, nuda, togli anche la fede per pesare meno, sali speranzosa e… -1 kg!!! Una settimana di privazioni e sforzi e… solamente un misero chilo??? Ok sì, tutti i dietologi/nutrizionisti dicono che bisogna dimagrire lentamente, ma – checcà – solo un chilo!!! Ok… respiri a fondo… ti calmi… riprendi il controllo di te stessa e ti autoconvinci che è giusto così, che la strada è lunga (e lo sapevi) ma ce la  puoi fare!

Intanto la vita scorre, hai una famiglia a cui badare, dei doveri tra i quali anche andare a fare la spesa. Giri per i negozi con bava alla bocca e occhi da fuori (stile diavolo della Tasmania); vedi cose  e persone che diventano cibi di ogni specie: il postino diventa un hamburger, il medico una teglia di patate riso e cozze…e poi ti volti a guardare tua figlia che ti parla e vedi una gigantesca patatina fritta! Adesso sai che sei grave!!!

Al supemercato non può che andar peggio: i cibi spazzatura ti parlano e ti invitano all’acquisto, ti fanno cenno di avvicinarti e tu quasi sei tentata di farti legare come fece Ulisse per resistere alle sirene. Il tuo giro tra gli scaffali è una vera tortura, ma tu, nonostante difficoltà e tentazioni, sei riuscita a riempire il carrello di verdure, pollo, roba di segale, ecc. Sei orgogliosa di te stessa e della forza di volontà dimostrata!

Mentre spingi il carrello verso la cassa incontri la signora che non vedi da un po’. “Oh ciao! Tutto bene??? Maaaaaa… sei a dieta???”. In quel momento gli occhi ti si accendono di una nuova luce, una nuova speranza ti pervade l’anima e quasi commossa, con la voce incrinata, domandi “Perché? Si vede un pochino che sono dimagrita?”. E la signora ti risponde candidamente: “Ma… veramente ho visto tutta quella insalata nel carrello…”. Ecco! Era troppo bello per esser vero! Con la faccia da pirla e un istinto omicida che ti sale fin sopra la cima dei capelli, dissimulando abilmente l’impeto funesto delle tue emozioni, saluti e vai via. (E mentre spingi il carrello verso la macchina auguri alla signora una cagarella fulminante!).

Torni a casa e mentre riponi tristemente crusca, gallette di riso, latte di soya e trenta tipi diversi di verdure, senza accorgertene ti ritrovi a bestemmiare chi ha inventato la pizza, il gelato, la Nutella!”

Florinda

Florinda

Nata a Bari e cresciuta nell'hinterland, zitella per scelta altrui, da sempre "personaggio" controcorrente, si spende affinché la Cultura diventi di moda più dei tatuaggi (lei ne ha 9... per ora!) e i giovani imparino che essere individualisti (con una puntina di egocentrismo) è decisamente più appagante del farsi inglobare in un unicum omologato fatto di rituali e convenzioni. Se un dio esiste, lei gli ha chiesto in dono un cervello funzionante rinunciando ad un bel décolleté!

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